Taranto, la mia città, ha tantissime tradizioni che ogni tarantino porta con sé dovunque egli vada, e certamente le più famose e radicate nel territorio sono quelle legate al periodo natalizio. Oggi, in particolare, voglio parlarvi delle cartellate pugliesi, delle frittelle dolci natalizie che ho reinterpretato in chiave salata. Ma, prima di passare alla ricetta… qualche cenno sul Natale tarantino!
Noi a Taranto abbiamo il privilegio di vivere il Natale più lungo d’Europa! Tutto ha inizio il 22 Novembre con la festa di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, il giorno più atteso dell’anno per ogni tarantino che si rispetti. In questo speciale giorno, dall’alba fino a sera, le bande locali passeggiano per la città intonando musiche natalizie, segno che a Taranto è finalmente iniziato il Natale!
E le tradizioni culinarie legate a questa festività sono anch’esse davvero molto caratteristiche. Da noi, per esempio, a partire dal 22 Novembre e per tutto il periodo natalizio, si usa preparare le ‘pettole’, frittelle salate che si mangiano impregnate di zucchero, oppure i ‘sannacchiudere’, caramelline fritte ricoperte di miele e granelle varie, e dulcis in fundo, le famosissime cartellate pugliesi. Ed è proprio su queste ultime che oggi voglio soffermare la mia attenzione. Ma qui in versione salata.
Una rivisitazione creativa delle cartellate tradizionali
Le cartellate tipiche della nostra tradizione sono dei dolci fritti e conditi con miele e vincotto, ma io voglio proporvi una ricetta completamente rivisitata e riadattata per noi celiaci. In questi giorni la mia casa è piena di dolci gluten-free, perché ci piace cimentarci in ricette sempre nuove, soprattutto in questo periodo dell’anno, in cui salutiamo la dieta per poi rivederla il 7 Gennaio! Ad esempio a Gennaio una ricetta potrebbe essere quella delle polpette di cous cous 😉
Allora perché non preparare un piatto della tradizione ma, anziché riproporlo nella solita versione dolce, tentare di riprodurlo in un modo del tutto alternativo? Da qui nasce allora la mia ricetta totalmente reinventata delle cartellate pugliesi salate gluten-free. Quella che sto per proporvi potrebbe essere un’ottima idea per un antipasto del pranzo di Natale oppure per un aperitivo tra amici in occasione di una bella tombolata. Mi raccomando provatele perché sono gustosissime, sono perfette per la tavola di Natale!
Ingredienti per la base delle cartellate (pasta brisè gluten-free)
- 150 gr di farina per impasti salati senza glutine
- 50 gr di fecola di patate
- 40 ml di olio d’oliva
- 50-60 ml di acqua fredda
- 1 cucchiaino raso di zucchero
- 1 cucchiaino raso di sale
Ingredienti per il ripieno
- Prosciutto cotto q.b.
- Formaggio filato o spalmabile light q.b.
Procedimento per le cartellate gluten free in versione salata
Per l’impasto di queste mie cartellate salate ho deciso di cimentarmi in una pasta brisè senza glutine, molto salutare proprio perché fatta in casa e senza conservanti. Potete conservare questa ricetta e usarla come base, ad esempio, per torte salate e quiche condite in vario modo. Si prepara in pochissimi minuti ed è davvero ottima!
- Iniziamo con il mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola, impastando rigorosamente con le mani fino ad ottenere un panetto compatto, che avvolgeremo in una pellicola e che lasceremo riposare in frigorifero per mezz’ora
- Trascorso questo tempo, recuperiamo il panetto e disponiamoci su di una spianatoia. Stendiamo bene l’impasto con un mattarello fino a che raggiunga uno spessore di circa 2mm (deve essere, infatti, molto sottile). Con una rotella tagliamo delle strisce larghe circa 3 cm e lunghe minimo 20-25 cm
- Prendiamo ciascuna striscia e pizzichiamone i lembi, creando delle “tasche” su tutta la lunghezza
- Negli spazi che si sono creati mettiamo il nostro formaggio a pezzettini e il prosciutto cotto
- Arrotoliamo le strisce su se stesse sigillando i bordi e inforniamo a 190 gradi per circa 30-40 minuti
- Controlliamo sempre la cottura, in quanto dipenderà dalla potenza del nostro forno. Trattandosi di una pasta senza glutine non si colorerà molto, per cui dovrete regolarvi essenzialmente con la consistenza della pasta piuttosto che con la doratura. Una volta cotte il risultato finale sarà molto profumato e bello a vedersi.
Questi antipasti sono molto decorativi e sono un’ottima idea per imbandire ancor di più la vostra tavola nel giorno di Natale.
I miei consigli
- La pasta brisè senza burro e a base di olio d’oliva non è soltanto molto digeribile ma anche molto leggera e dal valore nutrizionale più elevato. Essendo l’olio d’oliva ricco di antiossidanti e di acidi grassi buoni è un ottimo alleato contro l’invecchiamento cellulare e le patologie cardiovascolari. Perciò cercate di sostituirlo il più possibile al burro nelle vostre preparazioni. Il palato non ne risentirà e avrete rispettato molto di più la vostra salute. Gli antipasti che abbiamo preparato, in questo caso, saranno più leggeri e potrete anche mangiarne qualcuno in più!
- Il ripieno delle cartellate salate è a vostro piacimento. Il prosciutto cotto e il formaggio a basso tenore di grassi sono una scelta che rende delicato il sapore della ricetta e le dà un taglio un po’più light. Potete scegliere, però, i condimenti che più preferite. Un’altra idea, ad esempio, sarebbe quella di cuocere le cartellate senza ripieno e condirle a fine cottura con pomodorini, un po’ di maionese e dei gamberetti lessati in precedenza. La cosa certa è che questo antipasto per il pranzo di Natale non farà contenti solo i celiaci ma lascerà senza parole tutti i presenti!
Se provate anche voi a realizzare la vostra versione creativa e personale delle cartellate salentine, taggate la pagina di Spadelliamo nelle vostre stories su Instagram o Facebook, io e tutta la redazione siamo curiosissime di vedere le vostre creazioni!
Buone festività natalizie a tutti voi,
Marilena
Nutrizionista celiaca, amo sperimentare piatti sempre nuovi per riscoprire sapori sorprendenti . Mi piace creare diete, leggere, scrivere, fotografare, ‘instagrammare’ e condividere con gli altri le mie emozioni in cucina. Tarantina nel sangue, mi impegno per far capire a chi è come me, che essere celiaci in Puglia non è uno scherzo del destino: anche i panzerotti senza glutine esistono e hanno il loro perché!