Da blog di ricette a digital coach: che cosa è successo?

Era il 2009 quando ho aperto il mio blog di ricette. Lavoravo in azienda, mi occupavo di vendita in Piemonte, all’epoca abitavo a Torino. Un lavoro che mi piaceva, ma che di certo non mi lasciava molto spazio per esprimere il mio lato creativo. Poi, a causa di alcuni problemi di salute, mi sono dovuta fermare per un po’. Una pausa forzata, ma che mi ha permesso di ascoltarmi e capire cosa davvero mi facesse stare bene. Con il tempo ho poi capito che è sempre nei momenti di pausa, dove ho tempo per riflettere, che tiro fuori il meglio di me.

La cucina è sempre stata una passione, un rifugio, un modo per esprimermi e occuparmi degli altri. Con il tempo libero a disposizione ho iniziato a sperimentare non solo ai fornelli, ma anche con la macchina fotografica. Ho studiato Belle Arti a all’Accademia di Bologna e prima grafica e fotografia all’Istituito d’Arte di Modena, quindi un certo senso estetico hanno fatto sempre parte di me. Così ho iniziato a mettermi alla prova e tra un piatto e qualche scatto, è nato il mio blog di ricette. Si chiamava Spadelliamo Insieme.

Le prime esperienze: un blog di ricette come passatempo

All’inizio il blog era solo un hobby. Scrivevo ricette, fotografavo i miei piatti e pubblicavo nei ritagli di tempo: la sera, il weekend, ogni momento libero che riuscivo a ritagliare dalla routine lavorativa. Lo facevo con leggerezza, senza troppe aspettative. Ma pian piano qualcosa è cambiato.

Sicuramente la concorrenza era diversa, non c’erano tutti i food blog che sono nati dopo, ma credo che, anche grazie alla cura che dedicavo ai contenuti, il blog ha iniziato a farsi notare. Sono arrivate le prime collaborazioni con siti web, con dei brand per visite alle aziende o per la creazione di contenuti per loro, ma anche collaborazioni con riviste, libri partecipativi e perfino un’esperienza in TV. Non avrei mai immaginato che il mio passatempo potesse portarmi tutte queste esperienze. Le ho sempre vissute come tali, delle esperienze arricchenti che potevano insegnarmi qualcosa.

Nel frattempo però continuavo a vederlo come una semplice passione: il mio lavoro principale restava quello in azienda a Milano, dove ho lavorato fino al 2021.

Cosa mi ha insegnato il mio blog di ricette

Con il tempo, però, ho capito che quel blog era molto più di un hobby. Era una palestra, un luogo dove imparare, sbagliare e crescere. L’ho preso come uno spazio dove allenarmi a sperimentare. Cosa ho imparato in quel periodo?

  • Scrittura SEO: All’inizio scrivevo di getto, senza badare troppo alle regole del web. Poi, con il tempo e qualche corso, ho imparato a strutturare i miei testi in modo da renderli visibili e utili per chi li cercava online.
  • Fotografia e food styling: Le foto erano (e sono) una parte fondamentale del blog. Ho imparato a valorizzare i piatti con la luce giusta, l’inquadratura perfetta, la scelta degli accessori. Non mi sono mai specializzata come altre persone ma ho capito le regole del gioco.
  • Social media: Prima Facebook, poi Instagram, Pinterest e altri. Ogni piattaforma ha le sue regole, e io ho imparato a conoscerle sperimentando. Utilizzavo i miei post blog per creare contenuti, scrivere copy, studiare gli hashtag, creare una strategia di comunicazione per posizionare sempre meglio i miei articoli.
  • Gestione del tempo: Conciliare il blog con il lavoro full-time non era semplice. Ma ho imparato a organizzarmi, a pianificare il tempo e i contenuti che dovevo scrivere ed essere costante.

Dal blog al mio lavoro di oggi come Digital Coach

Quell’esperienza, iniziata quasi per gioco, è diventata una vera scuola. Ho messo le mani in pasta (letteralmente e metaforicamente, oggi questo è anche uno dei miei percorsi di punta) e così ho imparato un mestiere. Oggi sono una consulente di comunicazione e digital coach. In pratica aiuto altre persone a raccontare la loro storia online, a creare contenuti che funzionano, a costruire una strategia e una presenza digitale efficace. E tutto è partito da quel blog di ricette.

Il percorso non è stato lineare. Ci sono voluti anni per acquisire competenze, fare esperienza, capire dove volevo arrivare, perchè nemmeno a me era così chiaro. Ma guardandomi indietro, sono grata a quel periodo della mia vita. Mi ha insegnato che spesso le cose si imparano facendole, con pazienza e dedizione. Non ci sono scorciatoie: il cambiamento e la crescita richiedono tempo.

Il mio è un invito a mettersi in gioco

Se c’è una cosa che ho imparato da questa esperienza, è che bisogna avere il coraggio e anche un po’ “l’incoscienza” di mettersi in gioco, anche con leggerezza non sempre tutto deve essere preciso e già concordato, ma le cose possono anche cambiare, come giusto che sia, strada facendo. A volte basta seguire una passione, anche senza sapere dove porterà. Io non avevo un piano preciso quando ho iniziato il mio blog di ricette. Ma quella passione, si è poi trasformata in esperienza e mi ha portato dove sono oggi. Anche se il viaggio non finisce qui, perchè nel frattempo ho frequentato un master di coaching umanistico e questo mi sta dando altre idee e visioni per il mio futuro.

Adesso, da brava coach ti faccio una domanda:

Quale passo potresti fare oggi per costruire il tuo futuro?

Ricorda: ogni grande viaggio inizia con un primo passo. E il tempo è il miglior alleato per chi non ha paura di imparare.

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