Dalla cucina alla comunicazione autentica: cosa mi ha insegnato HyperTrattoria

Come il festival di HyperTrattoria, mi ha dato spunti di riflessione rispetto al personal branding nella comunicazione online, e trovare il proprio stile.

hypertrattoria e comunicazione autentica_francesca gonzales

A Maggio sono stata a Roma (strano) al primo festival HyperTrattoria, un evento che racconta l’evoluzione di un format centrale per la nostra cultura gastronomica, la trattoria. I tre giorni del festival il 23/24/25 Maggio a Officine Farneto, sono stati la conclusione di un racconto iniziato diverso tempo prima, con tappe in giro per l’Italia per trattorie e cucinate a 4 e più mani.

Ho partecipato a questo festival per diversi motivi. Il principale è che la curatrice Laura Lazzaroni è una persona che stimo molto oltre ad essere una mia cara amica, ma non da meno, essendo appassionata del mondo food da molti anni ormai, da quando nel 2009 ho aperto il blog (oggi sito Spadelliamo, dove stai leggendo ora questo articolo). Appassionata nel senso che: ho cucinato, mangiato, scritto per riviste e portarli, registrato e parlato di cibo per lavoro ad eventi e per passione molte volte in questi anni.

Nel tempo, la mia passione per il settore gastronomico, mi ha portato a svolgere diversi lavori in questo settore per portarmi poi nel mondo della comunicazione digital, dove oggi aggiungo un master come coach umanista e unisco la mia esperienza nel digital trattando il tema della comunicazione autentica. 

Le mie riflessioni sono nate ragionando su questo: così come uno chef cerca la propria identità in cucina, anche nel mondo della comunicazione oggi è fondamentale trovare il proprio stile. Il filo che unisce un piatto ben pensato e una comunicazione autentica, per me, è sempre stato sottile. E oggi me ne rendo conto ancora di più.

Quando ho aperto il mio blog, era un contenitore di ricette semplici, pasta fresca (la mia specialità da buona emiliana), un diario quotidiano di esperimenti. Oggi quel blog è diventato il mio spazio digitale dedicato al mio storytelling, la formazione e la crescita personale.

E proprio a HyperTrattoria, in quei giorni immersa nel cibo mangiato, discusso, condiviso e raccontato, ho ritrovato il senso di quel percorso. Di questa unione tra cucina e comunicazione autentica che mi ha fatto nascere una serie di riflessioni che sento di condividere.

hypertrattoria e comunicazione autentica_francesca gonzales

La trattoria come metafora di libertà (e maturità)

Una frase di Salvatore Tassa mi ha colpita dritta al cuore: “Alla trattoria ci arrivi a 70 anni, prima vuoi fare il ristorante di livello. È un percorso, ed è libertà di movimento quando hai le basi“. Per me qui non parlava solo di cucina, ma di vita.

Quante volte, anche nella comunicazione, vogliamo dimostrare qualcosa? 

Costruire qualcosa di perfetto, impeccabile, patinato. Ma poi arriva un momento in cui capisci che puoi essere te stesso, senza sovrastrutture. Quando hai fatto esperienza, quando hai sbagliato, quando hai imparato.

Come nella cucina della trattoria moderna, dove contano i sapori, i gesti, le emozioni, e non il locale perfetto o il piatto concettuale. Ma la tecnica abbinata alla tradizione.

“Le mie tagliatelle al ragù”. Anche nella comunicazione autentica, ciò che conta è il tuo tocco personale

Un altro momento illuminante è stato quando ho chiesto a Niko Romito qual è stato il primo piatto che ha fatto, che gli ha fatto venire voglia di mettere le mani in pasta (come il mio percorso di digital coaching). Mi ha risposto che furono le tagliatelle al ragù. Un piatto semplice, comune, ma ci ha tenuto subito a precisare le differenze: “voi ci mettete il vitello, noi la salsiccia” appunto, ad ognuno il suo tocco personale.

E uno chef con 3 stelle Michelin che racconta orgogliosamente i suoi inizi in cucina da autodidatta, mi fa pensare subito a quante persone hanno timore di iniziare a comunicare sui social, perché non si sentono pronti o “bravi” come gli standard sembrano richiedere.

In realtà, tutti iniziano dal principio, dalle basi. Come uno chef stellato che parte dalla pasta fresca. Poi, con il tempo, trovi il tuo stile, ci metti la tua storia, il tuo cuore. Come ogni contenuto che nasce da un percorso autentico.

“Evita la fotocopia, trova il tuo stile” creare la propria comunicazione autentica

Un altro momento del talk che ho ascoltato e mi ha fatto sorridere, è stato quello con la citazione a Instagram che ha fatto Salvatore Tassa: “Molti ristoranti oggi sono una fotocopia, in pochi hanno davvero una vera identità”.

Quante volte lo vediamo anche nel digital marketing? Profili tutti uguali, caption fotocopia, template clonati, trend ripetuti senza personalizzazione. A volte sono utili per esercitarsi, farsi la mano per imparare, come un esercizio stilistico. Ma poi, se non ci metti del tuo, perdi credibilità. Solo con una comunicazione autentica puoi davvero distinguerti nella marea dei contenuti digitali che vengono prodotti.

La tua comunicazione, esattamente come un piatto, ha bisogno del tuo tocco personale. Di un ingrediente segreto. Di una storia.

Non è una cosa che arriva subito, bisogna esercitarsi con calma e pazienza. Provare e riprovare fino a quando, tutto d’un tratto, arriva il tuo “piatto” perfetto, quello che senti tuo e da lì puoi iniziare ad applicare le tue varianti.

L’importanza di avere un sogno, un obiettivo da raggiungere

Alla fine dell’incontro, Claudio Bellavia chef dell’Accademia di Niko Romito, ha chiesto a Salvatore Tassa: “Cosa deve fare chi sta muovendo i primi passi, nel mondo della ristorazione, per diventare uno chef di livello?“. E lui ha risposto con una semplicità disarmante: “Deve avere la sua idea, proseguire la tua strada, avere il suo sogno e credere in se stesso, andare avanti”.

Direi che questo vale per tutto. Vale anche per noi, libere professioniste, coach, consulenti, freelance. Per costruire un personal branding autentico non serve scimmiottare quello che fanno gli altri. Serve sapere chi sei, dove vuoi andare, conoscere i tuoi valori, avere chiari i tuoi obiettivi e trovare la tua voce autentica.

Laura Lazzaroni, Niko Romito, Salvatore Tassa e Marco Bolasco

L’unione tra la cucina e la comunicazione online per me non è stata mai così vicina

HyperTrattoria mi ha ricordato che c’è una linea sottile, bellissima, che unisce la dedizione che metti in cucina, nel creare i tuoi piatti e il tuo locale, come quella che metti nella tua crescita personale e nella tua comunicazione.

Come ogni piatto racconta la storia dello chef, così ogni post, reel o newsletter, racconta qualcosa del tuo percorso per parlare al tuo target. 

Sono sempre più convinta che oggi più che mai  la chiave nella comunicazione online sia essere autentici, non perfetti e patinati ma veri.

E che, come una tagliatella fatta a mano, la tua comunicazione ha un sapore unico. Basta allenarsi e applicarsi, e nel tempo imparare a riconoscerlo. E poi, a raccontarlo.plicarsi, e nel tempo imparare a riconoscerlo e poi a raccontarlo.


Per informazione Hypertrattoria nasce dalla collaborazione di Laura Lazzaroni e due imprenditori romani, Stefano Costi e Simone Brengola, soci nella produzione di eventi e proprietari di due ristoranti a Roma, Vinificio e Pastificio San Lorenzo.

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