Sembra strano, un’affermazione forte magari, ma il territorio modenese è adatto per la coltivazione del luppolo. Infatti nella mia città, in a Marano sul Panaro, è stata fondata la prima azienda italiana che si occupa di produrre e commercializzare il luppolo, ingrediente base della birra.
La realtà di cui parliamo è Italian Hops Company, nata da un programma di ricerca dell’Università di Parma. Qui trovate la testimonianza di Eugenio Pellicciari, 35 anni, che insieme ad alcuni altri soci guida l’azienda e per Spadelliamo racconta la sua storia. Dalla nascita, passando per le partnership straniere e raccontando tutti i prodotti che producono.
Una storia gustosa molto interessante made in Italy, anzi made in Emilia!
Come nasce l’Italian Hops Company
“Il programma di ricerca sul luppolo autoctono italiano – spiega Eugenio – nasce nel 2011 in provincia di Modena. Documenti storici attestano infatti che in questa zona fosse fiorente la coltivazioni di luppoli importati dal continente durante il XIX secolo. Ha così preso vita un progetto in cui collaborano il Comune di Marano sul Panaro, l’Università di Parma e Italian Hops Company. Ciò ha portato alla realizzazione di un campo sperimentale”.
L’azienda nasce ufficialmente nel 2014, grazie alle conoscenze e alle esperienze maturate nel campo sperimentale. Hanno poi sviluppato una rete di agricoltori con cui stanno collaborando e a cui sono legati da contratti di conferimento. L’azienda mette a disposizione tutto il suo know-how e, se necessario, anche gli impianti (piuttosto importanti) che servono per la coltivazione del luppolo.
“Sono attualmente in coltivazione le seguenti varietà: Cascade, Nugget, Crystal, Centennial, Willamette, Chinook, Brewers Gold Magnum, Aurora, Golding, Bravo, Denali, Hopsteiner Exp. 06297, Perle, Fuggle, East Kent Golding. Poi soprattutto le nuove genetiche italiane: Futura, Emilia, Modna nate dallo studio con l’Università con cui continuiamo a collaborare, registrate ufficialmente nel 2017”.
Le partnership con produttori stranieri
“Negli anni – prosegue Eugenio – abbiamo svolto molte attività per sviluppare il progetto di ricerca. Per questo abbiamo incontrato coltivatori e professionisti stranieri, in Germania come in Slovenia, in Repubblica Ceca e negli Stati Uniti. La nostra azienda ha da sempre scelto di collaborare con questi produttori e fornitori con lo scopo di realizzare una coltivazione con il medesimo approccio e con la medesima tecnica e scienza già utilizzate storicamente nei luoghi tradizionali di crescita.
Il loro primo impianto produttivo hopfengarten è stato realizzato da impiantisti di Tettnang. Si è optato per un sesto d’impianto in stile tedesco ma leggermente più basso per adattarlo al contesto pedoclimatico italiano. Sempre in Germania l’azienda ha acquistato i macchinari per le lavorazioni, quindi esfogliatrice – hop picking machine – essiccatoio, pressa, cutting machine, cestello per le lavorazioni in campo. Sulla parte agronomica, di analisi e trasformazione collaborano, invece, con alcune delle grandi aziende leader nel settore del luppolo.
Eugenio continua, spiegandomi che l’azienda ha anche un’ attiva e collaborativa partnership con HopSteiner (Germania/USA), con Hop Head Farms (USA), con il consorzio dei coltivatori di Tettnang (Germania). Inoltre collabora con le migliori e più storiche famiglie di coltivatori della Germania, della Slovenia, dell’Inghilterra, della Repubblica Ceca, degli Stati Uniti e della Polonia. Nel 2017, poi, i luppoli di loro produzione sono conformi a certificazione e sono stati pellettati in un impianto di pellettizzazione austriaco.
I prodotti e le attività di Italian Hops Company
La Italian Hops Company offre una varietà di prodotti, tra cui: i coni, ovvero fiori di luppolo essiccati, compressi, confezionati e, poi, conservati a basse temperature (3°); pellet e soft pellet, ottenuti attraverso una serie di operazioni che comprendono macinatura e successiva compressione in stampi di forma cilindrica; wet hop (luppolo verde), da utilizzare entro poche ore dalla raccolta e fresh hop, luppolo raccolto ed essiccato che viene utilizzato al massimo entro una settimana. La cosa bella di questi due ultimi prodotti è che i birrifici prendono appuntamento e vengono direttamente a prendere il prodotto, creando così relazioni dirette tra azienda e clienti.
Non secondaria è l’altra attività svolta, cioè importazione e distribuzione di luppoli stranieri top quality. In questi anni infatti Italian Hops Company ha lavorato con alcuni dei migliori coltivatori europei. Oggi importa il suo luppolo da coltivatori diretti in Germania, in Slovenia, nella Repubblica Ceca, negli Stati Uniti e dal 2018 anche dal Regno Unito. Il luppolo che acquistano non è prodotto di un semplice scambio commerciale. Ogni anno, infatti, l’azienda svolge attività di test, scelte e selezioni svolte direttamente presso i fornitori, garantendo così un prodotto che si definisce “di qualità Grand Cru”.
Un’azienda ancora in espansione
“La nostra – dice ancora Eugenio – è una azienda ancora giovane ed in forte espansione: a breve apriremo una nostra azienda agricola per la coltivazione diretta del luppolo, contemporaneamente cercheremo di aumentare il numero degli agricoltori con cui lavoriamo. Continueranno poi gli investimenti di crescita sul luppolo italiano, selezionando invece le varietà estere più redditizie ed abbandonando quelle più deboli”.
Dal punto di vista della ricerca si sta realizzando, in collaborazione con l’Università di Parma, una serra indoor di 25 m² allo scopo di velocizzare le attività di breeding. Per il periodo 2018-2020 stanno progettando una nuova sede di processazione e un luogo disegnato ad hoc per ospitare e rendere il più efficiente possibile la raccolta, esfogliazione, essiccazione, produzione balle e refrigerazione: vero nodo cruciale per determinare la qualità finale.
Italian Hops Company è anche promotore della Festa del Luppolo, bellissima iniziativa che si svolge ormai da qualche anno a Marano sul Panaro (arrivata alla settima edizione). Quest’anno sarà il 12 e 13 luglio. In programma convegni ed approfondimenti su questo prodotto ma anche stand di birrifici, spettacoli, laboratori e degustazioni. Per conoscere il programma completo questa è la pagina Facebook dell’evento: “Marano Wild-Hopfest 2019 – Festa del Luppolo Autoctono”. Scoprite anche voi questo prodotto, interessante ed anche un po’ modenese!
Se, poi, siete appassionati di birra artigianale, date un’occhiata al mio articolo sulla birreria Labeerinto!
A presto,
Ombretta
Ho 44 anni e vivo a Maranello in Provincia di Modena. Ho studiato lingue e mi sono laureata a Bologna, Scienze Politiche. Sono emiliana fino al midollo, adoro tutto quello che è buon cibo e tradizioni. Sono curiosa, amo viaggiare ed ascoltare storie di persone per poi scriverle e condividerle. Lavoro come ufficio stampa e collaboro con la Gazzetta di Modena, dove scrivo di aziende biologiche del territorio modenese.