Maria Giulia e lo sciroppo di rose, una storia tramandata

Esistono persone pronte a cambiare la propria vita, partendo da ciò che amano di più. La storia che vi segnalo oggi è quella della signora Maria Giulia Scolaro e di un‘eccellenza ligure: lo sciroppo di rose, anche conosciuto localmente come “oro rosso”.

Per raccontarvi questa affascinante storia mi sono recata di persona a Ronchetto, frazione di Savignone, in Valle Scrivia, nel cuore del Parco Regionale ligure dell’Antola. Uno dei polmoni verdi che si trovano alle spalle della città di Genova. Il mio intento era quello di raccogliere informazioni di prima mano che rendessero onore a questa bella testimonianza.

La storia dell’Azienda Agricola Giardino e del suo sciroppo di rose

Tutto parte da una ricetta di famiglia, tramandata nel tempo di generazione in generazione, una preziosa eredità custodita fino ad oggi arrivando nelle mani di Maria Giulia.

Quest’ultima, armata di amore per le tradizioni e con questo tesoro prezioso, decise di dare una svolta alla sua vita e trentadue anni fa acquistò la sua attuale casa, dove iniziò a piantare diversi alberi da frutta e piante con fiore, privilegiando la semina e il trapianto di antiche varietà con lo scopo di contribuire alla biodiversità locale.

In questo modo, con il tempo, riuscì a ricreare un piccolo ecosistema in grado di sostenersi autonomamente permettendole di evitare trattamenti invasivi di tipo chimico per mantenere i frutti della sua produzione trasformando la sua casa in una piccola azienda agricola denominata “Giardino”.

Maria Giulia, è stata stimolata da un progetto della Provincia di Genova, mirato al recupero delle antiche varietà di rose da sciroppo, la muscosa e la rugosa, con cui in passato si produceva l’oro rosso della Valle Scrivia. Partendo dalla ricetta della nonna, avviò la produzione biologica dello sciroppo di rose, vero e proprio prodotto d’occhiello della sua azienda.  

Qualità dei prodotti, nel pieno rispetto dell’ambiente

Attualmente è anche un presidio Slow Food ,l’associazione internazionale impegnata per la preservazione dei prodotti a rischio di estinzione e la tutela dell’agricoltura su piccola scala.

Maria Giulia conquista con la sua storia, con la sua voglia di fare e di tramandare le tradizioni, oltre allo sciroppo e la confettura di rose produce anche conserve di frutti dimenticati.

Tutto fatto nel pieno rispetto dell’ambiente, delle materie prime con l’utilizzo di prodotti biologici e certificati. I prodotti sono frutto di una grande lavorazione in un periodo ristretto di fioritura che va da metà Maggio a metà Giugno circa e che quindi ne giustifica i prezzi medio-alti.

Per chi ha la possibilità di andare a trovare la signora nella sua azienda è un esperienza molto stimolante e affascinate. Conoscere direttamente i produttori è il miglior modo di essere consapevoli di ciò che mettiamo in tavola.

Per saperne di più sulla rosa e sullo sciroppo di rose…

Un paese che si veste a festa

Nel 2000 è nata l’Associazione “Le Rose della Valle Scrivia”, la quale riunisce tutti i produttori del settore con lo scopo di tutelare la produzione e valorizzare la commercializzazione dei prodotti derivati dalle rose locali, che annualmente insieme al Comune e Pro-Loco di Busalla, organizza la Festa delle Rose.

La festa, ideata anche con il contribuito di Maria Giulia, viene organizzata da diciassette anni e si svolge nel secondo fine settimana di Giugno. L’intero Paese in provincia di Genova rende omaggio al fiore. Per l’occasione vengono organizzati diversi eventi culturali, i ristoranti creano menù tematici, i commercianti creano offerte legate alle rose e immancabile viene allestito il mercatino dei produttori.

La rosa in cucina

Maria Giulia aveva da anni l’idea di scrivere un libro sull’uso delle rose in cucina. Grazie all’incontro casuale con Ilaria Fioravanti, nota foodblogger ligure, durante i lavori preparatori della XIII “Festa delle Rose”, sviluppano e concretizzano il progetto del ricettario “Rosa, Rosae – declinare la rosa in cucina. Pubblicato nel 2016 dalla SAGEP.

Questo testo ha riscosso un gran successo, oltre evidenziare i diversi usi in cucina declinato in particolare nella preparazione di dolci e bevande, delinea la lunga e antica storia di questo bellissimo fiore.

Altro scritto interessante sul tema è il libro “Sciroppo di Rose” a cura di Sergio Rossi, conduttore di “Viaggio in Liguria” su uno dei principali canali locali liguri. Anche questo titolo è stato pubblicato nel 2014 dalla stessa casa editrice che ha curato il testo del 2016.

Spero di avervi incuriosito sullo sciroppo di rose, una vera e propria eccellenza ligure. Se volete scoprire i prodotti di altre piccole realtà locali vi invito a leggere anche la storia della Cooperativa Agricola Monte Capenardo, l’unica macelleria bio in Liguria!

A presto,

Francisca

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