Lo spreco alimentare è un tema sulla bocca di tutti. Complice l’attività della #ItalyFoodWeek creato su Twitter e il richiamo continuo in programmi conosciuti come Masterchef, che nell’ultima edizione ha istituito anche la doggy bag per non buttare nulla del cibo avanzato.
Noto però, come la maggior parte delle persone, associa alla parola “spreco” il riciclo in cucina. Io per prima, nel mio piccolo penso che potrei fare qualcosa al riguardo, ma in realtà il problema è molto più grande di noi o della nostra spesa o del nostro riciclo domestico.
Prendo atto che per molte persone non sto dicendo cose nuove, ma ogni tanto ricordarlo non fa male.
Alla base di tutto, c’è un sistema che è sbagliato. Noi per primi siamo ormai abituati a comprare frutta e verdura solo se al primo impatto è “bella”. Se troviamo banane nere, storte o piccole le scartiamo a favore di quelle tutte più o meno della stessa grandezza, belle gialle e senza ammaccature. Lo stesso per mele, patate o arance.
E sto parlando solo della frutta, non prendo in considerazione altri alimenti.
Quanto conta l’estetica nell’alimentazione?
Questo è il più grosso problema. Ci hanno abituato all’estetica più che alla qualità, non pensiamo che dietro a tutto questo ci sia un enorme spreco di cibo. Prodotti che non vengono nemmeno presi in considerazione perchè sbagliati o non perfetti, ma in realtà perfettamente commestibili. Questo poi è un discorso più profondo, che nella nostra società ormai tocca diversi settori, le cose che non sono belle o all’apparenza perfette non attirano, non vendono, non colpiscono l’occhio ormai abituato ad un’immagine estetica di un certo livello.
Se avete voglia di approfondire l’argomento, vi lascio il video su TED talk di Tristram Stuart, dove parla dell’argomento.
Lui è un giovane ragazzo inglese, che da anni fa ricerca e scrive dell’argomento “spreco alimentare”. Ha pubblicato anche una serie di libri e organizzato diversi eventi dedicati alla consapevolezza sul tema degli sprechi alimentari. Non dura molto e da un’immagine del problema in maniera facile e tangibile.
Ora la domanda sorge spontanea. Cosa possiamo fare per migliorare il problema dello spreco alimentare? Cosa stanno facendo le industrie? Cosa fa lo stato?
Se avete link ad consigliarmi, libri o riferimenti interessanti lasciatemi un commento sotto con le vostre riflessioni!
Grazie,
Francesca
Sono una Consulente di Comunicazione Digital & Coach | Faccio formazione online e in presenza sul mondo digital | Sono emiliana e amo fare la pasta fresca | Arrivo dall’ Appenino Modenese ma al momento vivo a Roma