Purtroppo nel giorno degli innamorati è venuto a mancare un grande uomo, Michele Ferrero.
Non ho mai avuto l’onore di incontrarlo di persona, ma mi ricordo perfettamente il giorno che ho avuto la possibilità di visitare la Ferrero accompagnata da diversi ex dipendenti che si prestano con entusiasmo a raccontare la storia della loro azienda, del loro capo e farti vivere la produzione con molto trasporto, da non ricordarti di essere in una fabbrica, ma sembra di essere in un isola felice nel mondo del lavoro. E oggi, il giorno dopo la sua scomparsa il sito dell’azienda gli dedica la prima pagina.
“C’è chi ha la Coca Cola e chi la Nutella personalizzata, è solo una questione di calorie” |
Oggi ricevo un messaggio di mia mamma che è stata colpita dalla morte di Ferrero e mi dice:
“Certo che di cioccolata della Ferrero nella tua casa ne è arrivata eh?!”
Un pensiero semplice ma vero, diretto e forte. Aveva ragione. Così mi sono messa a cercare i momenti che ho condiviso con i prodotti Ferrero e mi è venuta una grande tristezza.
Per cosa? Per quelle persone che nonostante siano dichiarate tra le più ricche sul pianeta rimangono umili nell’affrontare la vita, persone che non fanno tanto casino ma fanno comunque tante cose belle e buone senza troppo clamore, persone che sul loro curriculum potrebbero scrivere “ho inventato la Nutella, i Tic Tac, i Mon Chéri e ho portato la Pasqua tutti i giorni (con l’ovetto Kinder)” ma non lo fanno non ne hanno bisogno di dire cosa fanno, fanno e basta.
Queste persone nel nostro paese che fine hanno fatto?
E’ tutto un mettersi in mostra, un ostentare cosa si è fatto/come e con chi. Sono rimaste davvero poche quelle persone che fanno e parla il loro lavoro per loro e mi chiedo, perchè questa società vuole questo. In realtà una persona come Michele Ferrero ha creato un impero, per la sua famiglia e tutti i suoi dipendenti che vivono vicino allo stabilimento di Alba, gli ha dato una vita, un futuro, qualcosa in cui credere e vivere sereni.
Ricordo così i miei momenti Ferrero in questi anni, sempre una festa, una gioia e un rimedio per i momenti difficili.
Peccato che una persona come lui non è più con noi. Nel mio piccolo faccio un grande in bocca al lupo a suo figlio Giovanni che porti avanti questo orgoglio per il nostro paese nel resto del mondo.
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