Halloween si avvicina e con lui tanti dolcetti a tema.
Mi domando: ma il cibo può consolare? Dolcetto o scherzetto in questo caso cadono a pennello.
Quante volte il cibo e soprattutto i dolci ci tirano dei brutti scherzi? A chi non è capitato di passare dei momenti in cui la cioccolata, il gelato o i biscotti più semplici hanno consolato anche i momenti più dolorosi? Attimi in cui l’unica cosa che ci rimaneva da fare era stringere amicizia con un bel bombolone alla crema che ci indicasse la via?
I dolci hanno da sempre un potere calmante sull’essere umano. Grazie allo zucchero infatti (che ormai tra l’altro è presente in quasi ogni alimento) si stimola la produzione di endorfina, ovvero il nostro buon umore naturale. cadere in tentazione o abusarne è dietro l’angolo.
Si può quindi facilmente immaginare che in periodi in cui l’umore non è buono la ricerca di un piacere sia del tutto naturale! L’unica attenzione da fare è che non diventi un’abitudine alla fuga. Un conto è la spontaneità con cui ci si avvicina ad una coccola necessaria, altro accorgersi di aver “bisogno” di cibo o in particolare modo di dolci per star bene, ricercare quindi continuamente/costantemente qualcosa che ricrei sensazioni piacevoli per evadere da una realtà o che vada a compensarla.
Il cibo dovrebbe poter essere un piacere… e come per tutte le cose, perché rimanga tale, non può spostarsi su degli estremi di “troppo” o “troppo poco” rischiando quindi di diventare un problema.
È la nostra fonte di sostentamento, l’energia motrice, alcuni alimenti appunto, ci aiutano più di altri rendendoci individui migliori. Avvicinarsi al cibo con consapevolezza e responsabilità è un qualcosa che ne sublima l’importanza, ne riconosce la sacralità, ne motiva la creatività.
Quando il cibo ti può consolare
Ecco che in certi periodi dell’anno, Halloween n cui anche le zucche diventano dolci, ma tra questi come anche il Natale o il periodo di Pasqua con le uova di cioccolato, ogni cosa può coprirsi di cioccolato e zucchero.
Può essere un modo per guardare agli alimenti con allegria e consapevolezza, sperimentare senza esagerare, divertirsi sentendosi appagati ma non dipendenti!
Vi lascio con un paio di domande con cui mi piacerebbe poter avvisare una conversazione con voi.
Il cibo può consolare? E’ un porto sicuro dove rifugiarvi? Quali sono gli alimenti primi della lista sotto questo aspetto?
Sarà un piacere chiacchierare con voi sotto questo aspetto!
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