Sawadee kaa, il saluto tipico Thailandese

Quello che vi racconto oggi è il saluto giornaliero che ricevi da tutti in Thailandia. Loro non si danno la mano e non si toccano, ma ogni volta che incontri o entri in un negozio o in un locale… fanno tutti questo saluto, con le mani giunte in preghiera (chiamato wài) verso il viso con un leggero inchino in avanti e un gran sorriso smagliante che ti mette gioia ogni mattina.

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Non esiste un solo saluto in Thailandia,  dipende dalla persona che si saluta

Il saluto viene fatto in varie posizione del corpo in base alla persona che si saluta. Non esiste solo un saluto, ma è un modo di salutare in base alla persona che si ha di fronte.
 
  • Se si mettono le mani incrociata all’altezza del viso (tra gli occhi) è un saluto per alte autorità o al cospetto del Buddha;
  • Se le mani invece sono all’altezza del mento è per un ruolo di un superiore, ma non autorità;
  • Se le mani sono giunte all’altezza del petto, il saluto è rivolto a persone uguali o inferiori per ceto sociale;
Tutti questi movimenti delle mani per il saluto, avvengono metre si pronuncia la parola sawàdeeka per le donne e sawàdeekrap per gli uomini.

Il rituale Thailandese del saluto

All’inizio mi sembrava stranissimo, ma poi ho compreso la gentilezza e la ritualità del loro saluto. Se non lo ricambi ti senti un grandissimo maleducato o come veniamo definiti dai Thailandesi dei farang (uomini bianchi rozzi, che non conoscono nulla della loro cultura e che andiamo nel loro paese da padroni, credendo di essere sempre superiori a loro).
 
In realtà ti rendi conto una volta qui, che noi siamo perennemente in ansia da prestazione per cercare di avere una vita perfetta, alla ricerca estrema nell’estetica, nell’abbigliamento, del lavoro prestigioso e nell’accumulo di denaro per “stare meglio”. In realtà siamo stressati da tutta questa frenesia e questo è un grande sintomo della nostra inquietudine interiore. Per loro un semplice gesto come il saluto è un gesto molto importante, cosa che noi diamo per scontata.
 
A dispetto nostro loro sono sempre tranquilli, anche nelle situazioni più difficili, dove nulla è un problema “mai pen rai” dicono come modo di dire mentre sta succedendo qualcosa, il significato è “non ci pensare/non è un problema” ed hanno sempre un atteggiamento sereno e tranquillo, con un grande sorriso sulla faccia. Non per niente è chiamato il popolo del paese del sorriso.

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La visione di noi Italiani 

La cosa che ai nostri occhi sembra assurda è che hanno poco, vivono con poco e sembrano sempre felici. Dico sembrano perché credo che anche loro abbiano i loro problemi, ma la loro filosofia di vita, dettata dal Buddismo, religione che abbraccia circa il 95% della popolazione, insegna che “più i desideri crescono e più le sofferenze crescono, quindi desiderare meno fa anche soffrire di meno”.

 
Io non so e non giudico cosa è giusto e cosa è sbagliato ma di sicuro noto la nostra “dipendenza” dalle cose, da oggetti, beni e immagine. Faccio parte anche io di quell’ingranaggio e se vuoi stare al passo devi starci in mezzo, altrimenti nel nostro paese sei fuori.
 
E’ altrettanto vero, che tutto può essere dettato dalla moderazione, ma vi faccio un’esempio: se vi dovessero dire al lavoro che se lavorate 2 ore in più tutti i giorni, vi danno 1000€ in più al mese non lo fareste?
 
In Thailandia invece l’importante è avere i soldi che ti servono per vivere, perché il bene primario è stare bene, passare del tempo con la famiglia e non stressarsi. Tutto il resto non serve. Se a loro viene proposto un lavoro con possibilità di “carriera” lo fanno per un mese al massimo, poi si licenziano senza preavviso e ti dicono che non fa per loro, senza rancore ma che devono smettere perchè li stressa.

Usi occidentali contro quelli orientali

Questo è il nostro modello occidentale, che ci insegna a lavorare sempre di più per accumulare.
 
Ma mi chiedo: è giusto? Non esiste un modo per fermarsi e riflettere un pò tutto quanti su dove stiamo andando con questa strada?
 
Se vi capita di andare in Thailandia non sentirete mai uno del posto urlare, ad esempio, o alzare la voce o gesticolare con le mani. Sapere perché? Per loro è segno di maleducazione e non sta bene.
 
Come non vedrete mai fare dei movimenti con i piedi.  Cosa? Ad esempio chiudere una porta con un piede, uno sportello della’auto, a volte a noi succede ecco a loro no,  mai. E’ da maleducati.
 
La testa invece è considerata la parte più “elevata” del corpo (ad esempio non si può toccare la testa dei bambini) il piede la più bassa e utilizzarlo e farli vedere con la pianta del piede non sta bene e non si fa. Porta male.
 
Questa in parte è la Thailandia (letteralmente tradotto=paese degli uomini liberi)

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(Gli aneddoti e le frasi del posto sono frutto di racconti di un italiano, mio amico, che vive qui da diversi anni)
 
A presto…Sawadeekaa!

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