Sono da sempre una forte sostenitrice del fatto che mente e corpo siano un binomio insindacabile. Certa del fatto che tutto ciò a cui ci avviciniamo in qualche modo parla di noi. Il cibo, soprattutto. Ecco perché una buona dieta, intesa come bilanciata e ricca di alimenti “buoni”, è uno degli aspetti principali per favorire un buon atteggiamento verso la vita e quindi stimolare parti positive del carattere delle persone. Ecco perché penso che siamo quello che mangiamo, il nostro carattere si mostra anche attraverso la nostra alimentazione!
Mi capita spesso di osservare dinamiche consolatorie. Nel senso che il cibo diventa a tratti un elemento in cui le persone si rifugiano o si negano quando nella loro vita compaiono dei vuoti. C’è chi compensa riempiendo, chi con altro vuoto. In entrambi i casi sempre in maniera illusoria.
Mi è capitato di ascoltare chi, nell’incontro con i biscotti sul divano in piena notte, mi parlasse di un’incapacità di manifestare agli altri quello che realmente sentiva dentro, dalla cosa più banale a quella più seria. Mi è capitato di ascoltare chi dietro all’irrefrenabile esigenza di un pezzo di schiacciata con la mortadella esorcizzasse lo stress della giornata, del lavoro, della famiglia. Chi dietro a digiuni forzati celasse la paura di vivere. Chi in vaschette di gelato e panna tentasse di isolarsi dal resto del mondo. Chi attraverso scelte vegane rigorose combattesse altre battaglie che col cibo ci incastravano poco. Chi, allo stesso tempo, andando alla ricerca di una definizione di sé un po’ più precisa, si trovasse spontaneamente a eliminare cibi di cui non poteva fare a meno fino al giorno prima!
Ecco che si spiega ancor meglio quanto realmente il carattere delle persone si mostri attraverso il cibo!
Quanto l’amore dietro la preparazione di un piatto e la meticolosità con cui ci si avvicina racconti anche dell’amore e della cura che abbiamo per noi stessi e per l’altro. Quanto il voltarsi dall’altra parte del piatto ci sveli dolore e rabbia. Quanto le persone estremamente solari abbiano la capacità di colorare piatti e tavole anche con pochissimi alimenti o quelle estremamente riflessive trovino, invece, compostezza anche nella loro preparazione e presentazione del cibo, magari seguendo alla lettera ogni volta la stessa ricetta e mostrando lo stesso atteggiamento preciso nel modo di mangiare. Quanto quelle creative usino gli alimenti come espressione inconsapevole di sé, con originalità e accostamenti – lasciatemelo dire da creativa – talvolta davvero improbabili!
Mi piacerebbe davvero immaginare per ogni carattere un alimento, cosa ci rappresenta di più a livello di alimentazione.
Un qualcosa che possa in qualche modo corrispondere al modo di percepirsi e poi comportarsi nel mondo. Ma sarei molto più contenta se a farlo foste voi! Vi va di giocare?
Che tipo di carattere pensate di avere?
E che alimento scegliereste per definirvi?
Sono davvero curiosa di leggervi!
Un caro saluto
Sono una Consulente Digital Marketing & Content Creator | Faccio formazione online e in presenza sul mondo digital | Sono emiliana e amo fare la pasta fresca | Arrivo dall’ Appenino Modenese ma al momento vivo a Roma | Sui social sono @lagonzi