Tavola campagnola, consigli di stile per mangiare all’aperto

Anche se il sole fa il birichino, la primavera è anche la stagione in cui iniziano le scampagnate e le grigliate all’aperto. Una stagione dove la tavola non è più rilegata tra le quattro mura di casa e spesso fa da sottofondo a dolci di ogni tipo, torte salate rustiche e qualche costina ben cucinata. Ecco perché tante volte, quando si vuole preparare una perfetta tavola campagnola, è meglio renderla più pratica e meno leziosa, pur non perdendo il fascino e lo stile della mise en place. Curiosi su come crearla? Partiamo subito con i consigli

Tavola campagnola: runner anziché tovaglia

Il primo mito da far cadere è proprio lei, il cuore della tavola: la tovaglia. Queste mise en place spesso sono organizzate su lunghi tavoli rustici, creati da assi di legno grezzo tipici della campagna: sarebbe un peccato coprirli! Se a questo aggiungete che il più delle volte si mangiano alimenti che tendono a macchiare perennemente le tovaglie, come frutta o carne arrostita (che qualche gocciolina di grasso rilascia sempre)… Beh, capite bene che una delicata tovaglia non è il massimo.

Vero, anche che un po’ di stile e igiene sono sempre richiesti in questi casi…ecco allora che si può raggiungere un compromesso con i runner. Tovaglie lunghe ma strette, i runner possono essere posizionati al centro del tavolo per ospitare caraffe d’acqua, cestini del pane, piatti da portata, centro tavola e tutto ciò che è da condividere con i commensali. Se non trovate runner così lunghi, o siete ancora fedeli alla tovaglia, potete posizionarli in corrispondenza dei posti tavola, lasciando che fungano da tovaglia per due commensali posti uno di fronte all’altro. In questo modo darete un tocco inusuale ma pur sempre vicino alle tradizioni.

Sulla scelta del colore orientativi su 3 elementi: colore del tavolo, tipo di cibo servito, contesto. Più il tavolo è scuro, più il cibo è destinato a macchiare, più il resto degli elementi è colorato, più si vira sul bianco. Così da riuscire poi a smacchiare tutto con un po’ di candeggina.

Stoviglie e tovaglioli

Spaiati, in stile shabby chic

Siete in campagna in mezzo alla natura e volete usare plastica e tovaglioli di carta per la vostra tavola campagnola? Sia mai! Che Greta Thumberg e le maestre della mise en place vi pizzichino nel sonno al solo pensiero!

Optate quindi per stoviglie in ceramica e tovaglioli di stoffa ma giocate d’astuzia. Come dicevamo, siamo in un contesto rurale e alla buona, per cui possiamo giocare su uno stile spaiato. Piatti di colori o dettagli diversi, bicchieri simili per gruppi ma non tutti identici, brocche per servire vino e acqua, cestini per il pane, taglieri come base per torte, formaggio etc.

Il tutto in un mix coscienzioso che racconta una storia shabby chic tipica della campagna.

Attenzione però, spaiato non vuol dire rovinato o scheggiato. Le stoviglie devono comunque essere perfette e intatte per mantenere la giusta allure della vostra tavola.

L’essenza della tavola campagnola: i tovaglioli

Lo stesso vale per i tovaglioli: potranno essere diversi dal Runner scelto ma non per questo devono essere sporchi, grezzi o sfilacciati. Anzi proprio in assenza di tovaglia saranno loro a definire il contesto, quindi meglio che siano belli, grandi e presentati bene, magari all’interno di un porta tovagliolo aromatico o floreale.

Ultimo punto sulla decisione di combinare stoviglie spaiate. Se siete titubanti o banalmente non ne avete, scegliete solo un elemento della tavola da spaiare. Ad esempio: se siete in dodici e avete 2 servizi da 6 di piatti banchi posizionateli alternati senza stare ad impazzire a trovare 12 diversi piatti. Oppure se i piatti sono tutti uguali spaiate le posate o semplicemente scegliete i tovaglioli di un colore diverso rispetto al runner utilizzato. Non per forza dovete spaiare tutto. Basta solo un elemento per rendere meno formale la tavola.

Brocche e Centrotavola

Ammettiamolo: non avreste mai e poi mai scelto di portare l’acqua in quella terribile brocca di peltro che vi ricorda Heidi. Lo stesso per il pane in quel cestino “sfigatello” in vimini.

Eppure, nella tavola campagnola questi elementi più caserecci inaspettatamente danno quel tocco di franchezza e stile che la mise en place richiede. Non abbiate paura quindi a prenderle e reinventarle per servire e condividerle con il resto dei commensali. Lo stesso vale per i vasetti in vetro delle conserve.

Vasetti in vetro decorativi

Potete sfruttarli sia come bicchieri che come porta lumini (se la tavola magari è dal pomeriggio alla sera) e perché no, come vasetti per i fiori. In questo caso i fiori del centro tavola più sono campagnoli (come la lavanda o i girasoli) e rustici più sono indicati. Addirittura, potreste dare un tocco fru fru ai vostri vasetti con dei dolci nastri di pizzo osando dove non avreste mai pensato.

In alternativa, teneteli pure pieni dei buonissimi sott’oli che erano destinati a custodire, e condivideteli così con i vostri ospiti. Sicuramente li apprezzeranno anche in questa versione.

Centro tavola commestibile

A volte per i centro tavola potete optare per una versione “commestibile”, creando delle stupende composizioni di frutta di stagione e lasciando che siano i dolci colori delle fragole mature o delle pesche (o anche semplici mele se vi trovate in un meleto) a decorare il vostro pranzo fino al momento del dessert. Qualcuno talvolta azzarda anche usandole come segnaposto regalando agli ospiti un piccolo assaggio di quel che sarà il fine pasto.

L’obiettivo è quindi creare una tavola che apparentemente sembra senza limiti e senza regole ma che pian piano rivela la sua identità di genuinità e lascia a voi il ruolo di creativi in una situazione in cui nessuno si cimenterebbe e non avrebbe mai il coraggio di scattare una foto Instagram.

A proposito, che ne dite di condividere con noi de La casa dello stile e Spadelliamo i vostri esperimenti con le tavole campagnole? Ci sembra già di essere accanto a voi a gustare ricette e risate…

A presto,

Valentina

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