Vestirsi in maniera eco sostenibile: qualche consiglio utile

Il tema della riduzione dell’uso della plastica in cucina è un argomento a me molto caro e da tempo cerco di stare attenta su diversi fronti, sia nell’uso di attezzature che di acquisto prodotti. Ma il tema plastic free ed eco sostenibile non lo applico solo in cucina, ma sto iniziando a guardare anche il suo utilizzo nell’abbigliamento.

La giornata mondiale della terra è un momento che possiamo prendere come giorno per riflettere su quello che possiamo fare, per noi e per il pianeta.
Quest’anno mi sono ripromessa di non acquistare nulla dalle grandi catene che non rispettano regole etiche ma soprattutto vorrei acquistare solo vestiti eco sostenibili.

Ma cosa vuol dire vestirsi eco sostenibile?

Innanzitutto, l’atteggiamento plastic free ed eco sostenibile inizia molto prima, verso se stessi, la natura, l’ambiente e le persone. La sostenibilità è un modo di pensare che avviene in diverse fasi della nostra vita.
La produzione sostenibile di vestiti è uno “sforzo” che inizia dall’idea, poi la produzione e la confezione dell’abito. Tempo fa avevo intervistato due ragazze che producono un tessuto derivato dalla arance, l’azienda si chiama Orange Fiber e il lavoro dietro è tantissimo.

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Lo sapete che l’industria della moda è classificata come altamente inquinante?

La maggior parte dei capi ormai sono prodotti in Cina, per i costi più bassi sul mercato e di conseguenza un margine più alto di vendita. Purtroppo in Cina non ci sono gli stessi controlli che avvengono in Italia, o almeno quelli che il nostro paese ritiene corretti per noi e il nostro benessere. Le norme di produzione non sono severe come le nostre, quindi spesso possono essere utilizzati coloranti o solventi tossici.


Io stessa ho avuto “sulla mia pelle”, è proprio il caso di dirlo, una reazione allergica fortissima con bolle, prurito, lingua e naso che si sono gonfiati… indossando un capo fabbricato in Cina ma acquistato in una famosissima catena di moda solo perchè il colore del tessuto, a contatto con la pelle e il sudore, ha scatenato una reazione allergica da nickel. Il colore conteneva solventi chimici e metalli pesanti che in Italia vengono trattati in un’altro modo. Risolto con pronto soccorso, antistaminico, test allergie e scoperta questa cosa.
Queste sostante però oltre che sulla nostra pelle, continuano ad inquinare anche dopo, quando laviamo i capi d’abbigliamento.

Che cos’è la moda eco sostenibile

Il capo eco sostenibile, oltre ad avere una produzione rispettosa e una materia prima non inquinante, è creato innanzitutto usando materiali che non sono dannosi per l’ambiente. Questo consente di non avvelenare il nostro pianeta e ci permette di mettere a contatto della nostra pelle capi che contengono meno sostanze tossiche.


Di fatto un capo eco sostenibile ha tessuti naturali tipo il cotone, la lana, il lino, la canapa biologici e al 100% di purezza, senza altri filato sintetici, oppure anche riciclati come la licra. In questi tessuti non vengono poi utilizzate sostanze tossiche nella produzione e i colori per tingerli sono naturali. Oltre alla materia prima, la moda etica, tutela anche i diritti dei lavoratori. Si sa che ormai le grandi catene fanno produrre non solo in Cina ma anche in Bangladesh o in India dove non esistono diritti civili che li tutelano o la giusta paga per il lavoro che svolgono.

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Altro discorso invece è la moda vegana

Questo è un ulteriore tassello rispetto ad un capo d’abbigliamento eco sostenibile. In questo caso la produzione è a basso impatto ambientale; rispetta come prima il lavoratore ma soprattutto presta attenzione all’origine del prodotto, che non deve essere animale e nemmeno avere uno sfruttamento degli animali nella catena produttiva.


In sostanza, la produzione eco sostenibile svolge uno sforzo in ogni passaggio del processo mantenendo un equilibrio finale di tutte le risorse impiegate.


E voi avete mai pensato ai vostri capi d’abbigliamento? Pensate mai da dove arrivano chi li ha prodotti e che materiali hanno usato per fabbricarli?
Fatemi sapere nei commenti se avete domande o indicazioni da darmi! E mi raccomando, cerchiamo di essere tutti più responsabili nelle nostre scelte pensando al nostro pianeta.

A presto,

Francesca

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