Conoscete la stria modenese? Non credo, la conoscono in pochi e soprattutto dovreste essere di Modena e provincia per conoscerla! Vi dico solo che per anni, quando ero ragazzina, era la mia merenda di metà mattina, quella che rubavo dal sacchetto mentre uscivamo dal forno, appena sfornata e la merenda del pomeriggio!
La stria modenese è una focaccia, come ce ne sono tante in diverse zone d’Italia. In Liguria è la focaccia genovese e in toscana la schiacciata, di focacce il nostro paese è pieno. Ma la stria si fa solo a Modena e dintorni.
Ho rivisitato la ricetta della tradizione modenese utilizzando una birra lager, in collaborazione con Assobirra. Diventata ormai una birra per tutti essendo chiara, leggera e di media alcolicità. Si può utilizzare tranquillamente per rendere più fragranti i lievitati da cuocere al forno.
La storia della stria modenese
In Emilia siamo pieni di lievitati si pensi solo al gnocco fritto o le tigelle. La stria è l’ennesimo impasto che veniva realizzato con la pasta avanzata, in questo caso è strirata sottile e con diverse pieghe (come per la pasta sfoglia) rimane croccante e con il sale in superficie.
Uno degli ingredienti base della stria modenese è lo strutto. Mentre in questa versione, che ho realizzato in collaborazione con l’associazione Assobirra ho usato la birra al posto dell’acqua e ha dato maggior fragranza all’impasto.
La stria è perfetta da mangiare insieme agli affettati. Una teglia di stria e salumi al centro tavola è una cena veloce e gustosa che piace a tutti.
Ingredienti per realizzare al stria
- 250 g di farina tipo 1
- 1 bustina di lievito di birra a lievitazione lenta
- 20 g di strutto
- 125 ml di birra lager
- 1 cucchiaino raso di zucchero
- 1 cucchiaio raso di sale fino
- olio di semi di girasole q.b.
Procedimento per la stria modenese con la birra
Preparare la stria modenese è molto semplice.
- Mettete in una ciotola la farina con lo strutto, il sale, lo zucchero e il lievito in polvere e mescolate gli ingredienti.
- Aggiungete la birra lager e mescolate per bene, fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.
- Fate una croce sull’impasto e mettetelo a lievitare circa 2 ore in un posto asciutto e senza correnti d’aria (io lo metto nel forno spento coperto con una pellicola).
- Trascorso il tempo stendete l’impasto con un matterello e spennellatelo con olio di semi. Ripiegatelo in 4 come per fare un panetto di sfoglia.
- Ristendete l’impasto con il mattarello e rifate la procedura sopra, olio e piegatura.
- Mettete l’impasto steso nella teglia spennellata di olio, fate qualche fossetta con le dita e spolverate con un pò di sale fino. Fate lievitare ancora 30 minuti.
- Nel frattempo portate il forno alla temperatura di 180° e fate cuocere per 15 minuti, fino a quando non vedete la stria dorata in superficie.
Servitela tiepida con gli affettati d’accompagnamento e con una bella birra lager, fresca e beverina. Fatemi sapere!
Se rifate la ricetta, ricordatevi di condividere il vostro scatto taggando @Spadelliamo e utilizzando l’hashtag #spadelliamo! Siamo curiose di vedere i risultati 🙂
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Sono una Consulente Digital Marketing & Content Creator | Faccio formazione online e in presenza sul mondo digital | Sono emiliana e amo fare la pasta fresca | Arrivo dall’ Appenino Modenese ma al momento vivo a Roma | Sui social sono @lagonzi