La dieta perfetta non esiste, esisti tu

Nel web sembra che ognuno voglia suggerirci la dieta perfetta, ma esiste davvero?

All’alzarsi delle temperature, ecco ricomparire articoli, slogan e diete di tendenza per l’estate. Sebbene le statistiche sulla vendita di integratori e prodotti sul dimagrimento indichino che dimagrire sia un trend in discesa, le “diete perfette” continuano a tornare alla ribalta.

Quando la società rende la donna vulnerabile

Diciamoci la verità: è implicito il messaggio che vede le donne “valere di più” quando sono in forma.

Questo vuol dire che nella società la donna viene considerata in qualche modo “migliore” se si cura e se è di bella presenza. Una convinzione che si è radicata nel tempo quando alcuni canoni estetici hanno preso il sopravvento e si sono omologati in una ricerca spasmodica della perfezione e della bellezza.

Bellezza che oggi è ben lontana dalla realtà, quella in cui le diverse costituzioni di una donna possono essere valorizzate. Pensiamo ad esempio alla forma longilinea, con seno piccolo e punto vita segnato. Oppure pensiamo alla forma matronale, con seno abbondante e fianchi larghi, a formare quasi un otto. E ancora, a quella con i glutei più pronunciati. La bellezza da valorizzare, insomma, dovrebbe essere quella che rappresenta la diversità e non un controllo ossessivo del proprio corpo.

Oggi abbiamo bisogno di bellezza autentica e di amore. In primis verso noi stesse.

La bellezza autentica va ricercata nel nutrire la propria unicità, accettando e amando il proprio corpo e coltivando la propria interiorità, in modo da lasciar emergere i propri talenti e le proprie caratteristiche uniche.

Il cibo, insieme a un nutrimento che rappresenti la linfa vitale per la propria interiorità, serve appunto a questo: a nutrire la propria bellezza autentica, di qualunque tipo essa sia.

La dieta perfetta non esiste

Si possono provare tante diete eppure, se non si conosce il proprio corpo e i messaggi che esso ci manda, è quasi impossibile trovare la dieta perfetta. Questa infatti non esiste se non -appunto- in qualche rivista.

Partiamo da tre considerazioni fondamentali:

1) la forma del corpo di una donna ci parla di lei: di quali sono gli organi maggiormente attivi nel suo metabolismo e di com’è il suo asse ormonale. Questo perché il tessuto adiposo (che naturalmente compone l’organismo in tutte le costituzioni) si distribuisce seguendo anche il quadro ormonale. Dalla forma del corpo quindi possiamo capire il suo equilibrio ormonale e gli organi che vanno supportati o stimolati attraverso l’alimentazione.

2) ogni alimento ha un effetto nell’organismo, e il modo in cui i cibi si associano fra loro in un pasto possono andare a stimolare, supportare o -al contrario- ostacolare il funzionamento di un organo o di un apparato, velocizzando o rallentando così il metabolismo.

3) I diversi cibi e le associazioni in un pasto possono supportare o alterare l’equilibrio ormonale, come ho spiegato in questo articolo.

In base a queste considerazioni, l’alimentazione è utile per prendersi cura del proprio corpo, del proprio benessere e della propria salute cercando di utilizzare tutte le virtù del cibo in modo che la nutrizione sia una nutrizione su misura. Proprio come una sarta che prende attenta le misure per un vestito per cucirlo sul corpo di una donna, così una nutrizionista preparata prenderà le misure osservando e ascoltando il corpo affinché possa ogni donna -nella sua diversità- possa trarre il massimo dalla propria alimentazione.

Nutri la tua unicità

Ognuna di noi è unica e la dieta perfetta è quella che rispetta il tuo corpo, il tuo metabolismo e le tue esigenze. In poche parole, la dieta perfetta rispecchia te e quello che desideri per la tua salute e per il tuo benessere. Il mio consiglio è quello di ascoltare sempre il tuo corpo e di confidare nella sua saggezza e nel tuo intuito, perché -oltre i protocolli e le linee guida- siamo esseri umani e come tali siamo unici in quello se sentiamo, viviamo e in come tutto questo si riflette nel funzionamento del nostro corpo e quindi nella nostra biologia.

A presto,

Veronica

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