Il soffritto è la base di molte ricette nella cucina italiana #TuttoSulSoffritto

Il soffritto è la base di molte ricette italiane, che sia il ragù o uno spezzatino si parte sempre con un soffritto. E’ la base della cucina delle nonne, una delle prime cose che abbiamo visto fare in cucina quando tagliano con un grosso coltello sul tagliere cipolla, carota e sedano tutti in fila. Diverse varianti e tanti modi diversi di prepararlo.

Io ho chiesto qualche informazione sul mio profilo Instagram, prima di scrivere questo articolo e qualcuno mi ha anche detto la sua opinione!

 

Il profumo del soffritto, una delle cose più buone in cucina

C’è il profumo della torta appena sfornata, quello del pollo arrosto e quello del soffritto la domenica mattina. Sì perché di solito è raro che il soffritto venga fatto in settimana perché soprattutto per chi lavora non ha tempo, quindi di solito viene preparato per il pranzo della domenica, il pranzi tutti insieme dove in tavola arrivano pasta al ragù, risotti, arrosto o polpettone e il dolce a fine pasto.

Poi c’è anche quel gruppo di persone che non gradiscono il soffritto, dicono che non lo digeriscono ma io sicuramente non sono tra quelle. Sono nata in mezzo al soffritto e a differenza di quanto si pensi il soffritto non deve friggere nell’olio ma le verdure devono appassire, dorarsi, amalgamarsi tra di loro dolcemente.

Che verdure si mettono nel soffritto?

La tradizione vuole che si mettano cipolla, sedano e carota. Molti sostituiscono la cipolla con lo scalogno o il porro, altri aggiungono rosmarino e salvia o l’aglio, altri ancora il peperoncino. Esistono molte varianti. Addirittura ho qualcuno mette la lavanda 🙂 ma la preferenza assoluta è sempre fresco e tagliato rigorosamente al coltello!

Ma in tutti i casi, qualsiasi sia la verdura che scegliete o eliminate dal vostro soffritto deve essere in tutti i casi lieve, devono essere presenti ma non coprire il gusto della preparazione. Le verdure devono essere tagliate sottili, una dadolata dello stesso spessore, se le fate con il robot da cucina non fatele frullare troppo onde evitare di creare una crema invece che delle verdure tagliare piccole.

soffritto teodora_spadelliamo

soffritto_che zuppa_ spadelliamo

 

Dove si rosola il soffritto nel burro o nell’olio?

E’ possibile farlo in tutti e due i modi e anche insieme. Il burro è impareggiabile nel caso di risotto e mantecatura, da la giusta consistenza alla preparazione, mentre l’olio extravergine rende il tutto più leggero a patto di non fare annegare le verdure nell’olio perché appunto non devono friggere ma soffriggere.

Importante è mettere le verdure nell’olio ancora caldo e non bollente, non arrivare a toccare il punto di fumo non serve per il soffritto anzi. Un trucchetto per rendere il soffritto più leggero, dopo che le verdure hanno soffritto per circa 20 minuti nell’olio caldo è possibile aggiungere un mestolo di acqua calda oppure un mestolo di brodo vegetale.

Come conservare il soffritto

Se avete molte verdure da finire o volete portarvi avanti in cucina è possibile anche surgelare il soffritto. L’importante è asciugarlo bene. Potete tagliare tutte le verdure, asciugarle per bene e poi metterle separate in un vassoio di carta circa mezz’ora in freezer. Dopo che si saranno compattato potete metterle in un barattolo di vetro o in un sacchetto ben sigillato in freezer.

Quando vi serve mettetelo nell’olio freddo direttamente, non è necessario scongelarlo e non dovrete aggiungere l’acqua se preferite una versione più leggera.

Se avete altre informazioni da aggiungere sul soffritto e volete dire la vostra su come lo preparate o lo conservate, lasciate un commento al post qui sotto oppure se per caso commentate in giro utilizzate l’hashtag #tuttosulsoffritto

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