Panettone: quale mettere sotto l’albero di Natale?

Il panettone del Forno Brisa di Bologna

Si fa presto a dire Panettone, ma in realtà ce ne sono di tantissime tipologie sia per gusti, che artigianali o industriali. Io sono per il panettone senza canditi, solo l’uvetta e fatto in maniera artigianale. Preferisco comprarmene uno buono buono, bello giallo dentro e ricco di uvetta invece di quelli pieni di gusti troppo particolari o abbinamenti azzardati. Ma i gusti sono gusti e a questo per fortuna non si comanda, quindi vi lascio una lista di alcuni panettoni artigianali che ho selezionato per voi di vari gusti e tipologie.

Ditemi cosa ne pensate, se li conoscete ma soprattutto com’è il vostro panettone preferito!

Lasciatemi un commento sotto all’articolo, mi piacerebbe che questo possa essere solo l’inizio di una lunga lista di panettoni in giro per l’Italia!

Ma prima di lasciarvi alla selezione ho una news dedicata al panettone. Quest’anno a Milano si è svolto il Panettone Day, con una giuria di esperti coordinata dal Maestro Iginio Massari, ha valutato i dolci in gara scegliendo i 20 migliori Panettoni Tradizionali ed i 5 migliori Panettoni Creativi. Il vincitore è stato Raffaele Romano della Pasticceria Fratelli Romano.

Il panettone di Giacomo Milano

Il Natale meneghino ha la firma di Giacomo Milano, da sessant’anni interprete della grande tradizione del panettone. Diversi i lievitati per Natale: Panettone classico e Gianduja, Veneziana e Pandoro preparati seguendo le ricette tradizionali, senza aggiunta di conservanti, con materie prime di altissima qualità. Profumati e fragranti, i panettoni arrivano nelle inconfondibili confezioni con il profilo dorato di Giacomo Bulleri sulle tavole dei milanesi e non solo, dandogli un tocco di classica eleganza. 

Nel panettone classico i canditi sono selezionati da un’azienda siciliana specializzata, agrumi di Sicilia come arance e cedri estremamente morbidi e saporiti grazie all’alta quantità di polpa presente in ciascun candito. L’uvetta è della varietà Australia dal chicco grosso, molto cristallino e dolce. La lievitazione lunga oltre 20 ore. Il risultato un panettone alto, morbido e soffice.

Panettone Classico Giacomo

Il panettone della storica Pasticceria Martesana di Milano

Non c’è Natale senza panettone e soprattutto senza i lievitati che Enzo Santoro e la squadra di pastry chef della Pasticceria Martesana sfornano da cinque decenni a Milano. Una linea di Panettoni diventati “cult”, attesissima dai pastrylovers e non solo. Si quelli che a fine estate si mettono già in lista d’attesa. Il panettone è una cosa seria. La novità per questo Natale è il panettone farcito con mandarini semi canditi e in confettura insieme a pezzi di gianduia e ricoperto da cioccolato al gianduia! Mamma mia. Il sapore è deciso e coinvolgente del cioccolato gianduia in cremosi piccoli pezzi in contrasto con il mandarino, frutto invernale per eccellenza. Pare sia andato esaurito in poco tempo, prenotarsi per il prossimo anno.

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Panettone con mandarino e gianduia de la Martesana

L’evoluzione, il panettone del forno Brisa di Bologna

L’impasto del panettone di Brisa continua a evolvere nelle stagioni successive, figlio del miscuglio di nuovi lieviti nomadi in movimento: nel 2017 si arricchisce del contributo di Panificio Moderno della Famiglia Piffer e quest’anno vede come new entry i lieviti di Gabriele Bonci, Adriano del Mastro e i fratelli Aloe di Berberè.

Oggi il panettone è uno dei prodotti di punta del Forno Brisa: è impastato con farina, zucchero di canna, uova rigorosamente biologiche, burro di centrifuga ottenuto da panna fresca, miele d’arancio di Thun, aromatizzato naturalmente con composta di mandarino tardivo di Ciaculli e bacche di vaniglia. Dentro, i canditi artigianali di Pariani, il cioccolato di Marco Colzani, gli specialty coffee di Bugan Coffee Lab. Le versioni classico, pere e cioccolato, caffè e cioccolato bianco. Gli speciali: Sacher (impasto al cioccolato e albicocca semicandita, zenzero, limone e fragoline di bosco oppure fichi e cannella. Poi c’è il freestyle: ogni giorno, gusti one shot.

Panettone ricoperto di mandorle del Forno Brisa di Bologna

Il panettone della Perla di Torino, al pistacchio

Storica cioccolateria di Torino, La Perla di Torino lega il proprio nome alla tradizione dolciaria piemontese, celebrando il cioccolato in una delle sue più amate espressioni storiche della città: il tartufo. Un trionfo di sapori nel cuore del Panettone La Perla al pistacchio. Una rivisitazione ricca di dolci sorprese: non più uva passa e canditi, ma una decisa crema di pistacchio arricchisce l’impasto, impreziosito all’esterno da una colata di cioccolato fondente e scaglie di cioccolato bianco. Il dolce perfetto per riscaldare le festività.

Panettone de La Perla di Torino al pistacchio

Il grande dilemma Panettone o Pandoro?

Io da diversi anni sono per il panettone, anche se ammetto che da piccola preferivo il pandoro. Ma adesso tocca a voi. Ditemi che panettone avete acquistato quest’anno e qual è il vostro preferito!

Buon Natale!

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